Si è svolto a Bruxelles Martedì 19 Novembre 2024 una conferenza nell’ambito del ciclo triennale di conferenze internazionali interdisciplinari, organizzate da L’università Europea di Roma e le Commissioni delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea intitolato “Visioni di Speranza per l’Europa e oltre”. L’evento propone di affrontare temi di rilevanza cruciale legati all’attuale contesto geopolitico e socioeconomico europeo.
L’obiettivo principale è quello di creare uno spazio privilegiato di dialogo e confronto tra i decisori politici dell’Unione Europea e i ricercatori del mondo accademico, favorendo un’interazione fertile e costruttiva. Le discussioni si concentrano sul futuro dell’Europa, partendo dal concetto cardine della Speranza, inteso non solo come aspirazione, ma come forza propulsiva per l’elaborazione di soluzioni innovative e sostenibili.
Questa iniziativa ambiziosa rappresenta un’occasione unica per riflettere sulle sfide che investono il continente Europeo, cercando di delineare strategie che possano tradurre la complessità delle attuali crisi in opportunità per un futuro più coeso e resiliente.
Il nostro Presidente Emilio Innocenzi nel suo intervento ha sottolineato con fermezza come il lavoro rappresenti il fondamento imprescindibile per garantire una vita dignitosa, evidenziando il suo ruolo centrale nella società. “La prima fonte di speranza per una vita dignitosa è il lavoro”, ha dichiarato, rimarcando l’inscindibile connessione tra il lavoro stesso e il capitale umano.
Con un tono deciso e visionario, il Presidente ha proseguito definendo il lavoro come il mezzo essenziale attraverso cui il potenziale umano trova piena espressione e realizzazione: “Il lavoro è il veicolo attraverso cui il capitale umano si realizza”. Questo legame, secondo la sua analisi, non è soltanto una questione economica, ma un principio cardine per lo sviluppo personale e collettivo.
Questo delinea una visione in cui il lavoro non è ridotto a una semplice attività produttiva, ma si configura come un elemento strutturale della dignità umana e della costruzione sociale. In un’epoca in cui si dibatte sul valore del capitale umano e sulle sfide del mercato del lavoro, le sue parole risuonano come un appello a considerare il lavoro non solo come strumento economico, ma come un pilastro etico e sociale. Un messaggio, dunque, che invita a riflettere sull’importanza di politiche volte a valorizzare il contributo umano nel sistema produttivo, restituendo centralità alla persona come fulcro del progresso.
Fonte: Ufficio Comunicazione Team Service